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Diabete e Obesità

Ad oggi non è possibile stabilire con certezza se e in che misura l’inalazione di particolato (PM) abbia un ruolo causale nell’insorgenza del diabete di tipo 2.

Negli ultimi anni è stata ipotizzata una correlazione tra l’aumento dei casi di diabete tipo 1 e le concentrazioni atmosferiche di particolato.

Sembra invece probabile che i pazienti con diabete di tipo 2 risentano maggiormente degli effetti pro-infiammatori del particolato a carico dell’apparato cardiovascolare. Questi ultimi non sembrerebbero peraltro legati all’esistenza di pregressi eventi coronarici.

Il Particolato fine, il biossido di Azoto (NO2) e l’Ozono (03) potrebbero favorire l’obesità e lo sviluppo del diabete di tipo 2 favorendo o inibendo la crescita di particolari ceppi microbici intestinali ovvero attraverso delle modificazioni della normale flora intestinale (microbioma).

Il problema degli interferenti Endocrini

Gli interferenti endocrini (o EDC in inglese) sono delle sostanze chimiche impiegate in agricoltura (pesticidi/fitofarmaci) o rilasciate nell’ambiente durante i processi di produzione industriale che possono alterare le normali funzioni dei nostri ormoni, con gravi conseguenze per lo stesso organismo e/o per la sua discendenza. Queste conseguenze possono essere molto diverse a seconda del sesso di appartenenza.

Gli interferenti endocrini rilasciati nell'ambiente da impianti di smaltimento rifiuti non in regola o a seguito di processi di produzione industriale o impianti domestici non controllati possono causare sia una contaminazione diretta attraverso le vie respiratorie (pesticidi, policlorobifenili e diossine), meno frequente, sia indiretta per via alimentare attraverso una contaminazione del suolo, delle acque e dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione, di gran lunga prevalente.
Infine va ricordata anche la possibilità di una contaminazione per via cutanea.

Il Meccanismo d’azione è essenzialmente riconducibile a 3 distinte tipologie:

  1. Gli agonisti ormonali che imitano l’attività biologica dell’ormone presente in natura (effetto agonistico).
  2. Gli antagonisti ormonali, capaci di interagire con i recettori ormonali impedendone la loro fisiologica attivazione (effetto antagonistico).
  3. I perturbatori metabolici, capaci di interferire con la fisiologica secrezione ormonale endogena o con altre fasi della normale attività ormonale incluso il loro trasporto, la degradazione e il catabolismo.


A cura di
Franco Bergesio