In questa breve esposizione verranno presi in considerazione i danni a carico dei vari organi e apparati derivanti dalle conseguenze del cambiamento Climatico e dell’inquinamento atmosferico che ne è la causa principale.
I due fenomeni sono strettamente interdipendenti e sono le due facce della stessa medaglia. Se infatti alcuni degli inquinanti atmosferici (i gas serra) sono responsabili del surriscaldamento globale e dunque del cambiamento climatico osservato negli ultimi anni, quest’ultimo accentua ed esaspera i danni alla salute prodotti dall’inquinamento atmosferico.
L'inquinamento atmosferico è la prima causa di morti premature dovute a fattori ambientali in Europa, ma ha anche notevoli ripercussioni economiche poiché aumenta i costi sanitari e riduce la produttività a causa della cattiva salute dei lavoratori.
In Europa è responsabile di circa 400.000 morti premature all’anno, prevalentemente a carico della popolazione più fragile: bambini, anziani e pazienti affetti da patologie croniche prevalentemente cardiovascolari e respiratorie.
Le principali fonti di questi inquinanti sono il trasporto su strada, il riscaldamento domestico, l'agricoltura e l'industria. Questi stessi sistemi non sono solo le principali fonti di inquinanti atmosferici, ma anche la principale causa del surriscaldamento e del cambiamento climatico.
È quindi fondamentale cercare di ridurre le emissioni di CO2 e gas serra come obiettivo di prevenzione primaria per tutte quelle patologie che più risentono dell’inquinamento atmosferico.
È questa la nuova sfida per il mondo sanitario e per i medici in particolare.
Non possiamo più limitarci ad osservare e curare i danni sulla salute derivanti dall’inquinamento atmosferico ma dobbiamo prendere l’iniziativa per informare i cittadini/pazienti dei pericoli che corrono e spingere i decisori politici, sull’onda delle crescenti evidenze scientifiche che legano la crisi climatica alla salute, a prendere le decisioni atte a contenere l’innalzamento della temperatura del pianeta entro 1,5 °C.
Del resto, la pandemia ha dimostrato quanto questo intervento di prevenzione sia necessario per evitare che l’eccessivo sfruttamento delle risorse del pianeta, la distruzione progressiva degli habitat naturali, gli allevamenti intensivi etc. favoriscano in futuro nuovi salti di specie di patogeni dal mondo animale al genere umano.
Dobbiamo tutti prendere atto, e noi medici in particolare, che non possiamo più parlare di salute prescindendo dall’ambiente naturale (vegetale e animale) in cui viviamo e dal suo rispetto. E di questo cambio di paradigma ISDE Firenze e l’Ordine dei medici di Firenze vogliono essere promotori e sostenitori.
Pietro Claudio Dattolo - Presidente Ordine dei Medici e Odontoiatri di Firenze
Franco Bergesio - Presidente ISDE Odontoiatri della provincia di Firenze (Associazione Medici per l’Ambiente) Firenze