MALATTIE RESPIRATORIE DEL BAMBINO E INQUINAMENTO DELL’ARIA
Nella letteratura medica si possono trovare n.2649 lavori scientifici che parlano di rapporti tra l’inquinamento atmosferico e le malattie respiratorie nei bambini. La prima risale al 1956 ed è di autori rumeni(1). Tra gli anni '50 e '70 vi è una enorme crescita economica e industriale, in particolare nel settore agricolo, in quello petrolchimico, nell'industria pesante e nell'elettronica.
E’ in quel periodo che la Romania sviluppa relazioni economiche anche con l’occidente, oltrechè con i paesi socialisti. Di seguito le citazioni di alcuni tra i lavori recenti più significativi pubblicati in varie parti del mondo, nei quali in sintesi si evidenzia che l’esposizione ad inquinanti ambientali aumenta il rischio di patologie respiratorie acute nella popolazione pediatrica, comprese quelle di origine allergica ed anche la bronchiolite, tipica del lattante nel primo anno di vita. Si è anche riscontrata una maggior severità di manifestazioni respiratorie in bambini affetti da COVID19 .
Un recente studio Cinese identifica una correlazione tra ricoveri per patologie respiratorie del tratto superiore e inferiore (in 25 citta’ della Cina nella popolazione 0-18 anni) ed esposizione, anche per brevi periodi, a inquinanti dell’aria come ossido di carbonio (CO),anidride solforosa (SO2), biossido di azoto(NO2) e Ozono (O3).
Un rapporto dell’Università di Padova (Italia), ha analizzato l’associazione tra esposizione a biossido di azoto e particolato e accesso al Pronto Soccorso per bronchiolite in 2251 bambini di età inferiore a 1 anno dal 2007 al 2018. I risultati mostrano un rischio maggiore di ricovero dal 10 al 30% nei bambini esposti a più alte concentrazioni di inquinanti entro le 2 settimane precedenti il ricovero.
Altro studio recente di autori Polacchi esamina l’associazione tra manifestazioni cliniche del COVID 19 ed esposizione a particolato fine (PM 2,5) e Benzopirene in n.766 bambini di età inferiore a 17 anni, e mostra che i soggetti esposti a concentrazioni maggiori presentavano rischio più elevato di tosse, febbre, difficoltà respiratoria e livelli più elevati di infiammazione misurata con il numero dei globuli bianchi ed altri indicatori
In Malesia dal 2010 al 2019 si è esplorata la relazione tra esposizione a inquinanti ambientali derivati dalla estrazione di gas naturale e accesso al Pronto Soccorso pediatrico per problemi respiratori. Si è riscontrata una forte associazione nei bambini di età 0-4 anni tra esposizione a particolato fine (PM2,5) e anidride solforosa (SO2) e ricoveri ospedalieri.
Citiamo infine che nel periodo 2013-2017 sono stati valutati episodi di malattia allergica acuta respiratoria in oltre 16.000 bambini nell’area di Shanghai (Cina), di cui oltre la metà allergica agli acari della polvere. E’ stata riscontrata una significativa esposizione ad Ozono (O3) nei bambini colpiti, prevalentemente in quelli allergici agli acari.